Le nuove norme di digitalizzazione per la crescita del paese investono soprattutto pubbliche amministrazioni centrali e locali, dando il via ai nuovi sistemi di emissione, invio e firma digitale della fattura elettronica e di gestione informatizzata dei processi.
La fattura elettronica è uno strumento introdotto con la legge finanziaria 2008, ma che è entrata in vigore solo il 31 marzo 2015, rendendo più trasparenti le spese delle amministrazioni pubbliche.
Ogni fattura emessa e trasmessa al Sistema di Interscambio deve necessariamente essere firmata dal soggetto emittente tramite certificato di firma qualificata, che garantisce l’autenticità e l’integrità delle informazioni contenute in fattura.
La firma digitale ha la stessa valenza della firma autografa, ossia lo stesso valore legale e in più ha una maggiore sicurezza, risparmiando sui costi di stampa del cartaceo e sui costi e tempi di spedizione, garantendo l’inalterabilità dei contenuti, l’identità del sottoscrivente e l’autenticità della firma digitale della fattura elettronica.
La firma digitale, deve seguire standard definiti, che possono essere di due tipi:
CAdES-BES (CMS Advanced Electronic Signatures) con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 733 V1.7.4, così come previsto dalla normativa in materia a partire dal 1 settembre 2010;
XAdES-BES (XML Advanced Electronic Signatures), con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 903 versione 1.4.1, così come previsto dalla normativa in materia a partire dal 1 settembre 2010.
Il sistema mDM integra la firma digitale nella gestione documentale, per permettere la firma dei documenti in maniera immediata e massiva nel caso in cui deve essere apposta singolarmente la firma digitale della fattura elettronica obbligatoria.
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