Arriva il chiarimento della norma sulla fattura elettronica, durante il question time della Commissione Finanze della Camera, del 12 marzo 2015, da parte del sottosegretario dell’Economia Zanetti.
Gli enti no-profit, non essendo titolari di partita IVA, non sono tenuti ad emettere fattura elettronica, per le prestazioni erogate alla Pubblica Amministrazione. La normativa sulla fattura elettronica non modifica i loro obblighi, nei confronti delle amministrazioni; quindi potranno continuare a certificare le somme percepite dall’ente pubblico emettendo una semplice nota di debito in forma cartacea, come fanno attualmente.
La fatturazione elettronica riguarda, dal 6 giugno 2014, tutte le amministrazioni centrali (agenzie fiscali, Ministeri, Enti nazionali di previdenza e assistenza) e i loro fornitori (soggetti IVA) che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi per la Pubblica Amministrazione; e dal 31 marzo 2015, facendo riferimento al Decreto del MEF n.55 del 3 aprile 2013, l’obbligo di ricevere ed emettere fattura elettronica (xml, o file compresso zip), e di conservarle ed archiviarle a norma, riguarderà anche tutte le altre Amministrazioni.
Nel caso specifico degli enti no profit, Zanetti ha spiegato che “l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica verso la P.A. costituisce solo una diversa modalità di emissione della fattura, ma non incide sui presupposti per l’emissione della stessa”, ciò sta a significare che i soggetti che prima delle disposizioni, non erano obbligati ad emettere fattura verso la P.A., non sono tuttora obbligati ad emettere fattura elettronica, e dunque “potranno continuare a certificare le somme percepite in base a convenzioni con la P.A., emettendo note di debito in forma cartacea, senza l’obbligo di ricorrere alla fatturazione elettronica”.
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