Il nuovo formato digitale delle fatture verso la Pubblica Amministrazione ha tutti i numeri per produrre enormi risparmi non solo per la Pa, ma anche per le imprese che ci lavorano.
Quest’infografica prodotta dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano e Visiwa riassume i risultati dell’ultimo rapporto del Polimi, secondo i quali la nuova fattura elettronica Pa potrebbe portare risparmi per un miliardo di euro: una media di ben 17 euro per ognuna delle fatture emesse ogni anno verso le Pubbliche Amministrazioni (ben 60 milioni).
Fonte: Osservatori.net
L’obbligatorietà dell’emissione e ricezione di fattura elettronica pa, nel solo formato telematico xml, dal 31.03.2015, riguarderà tutte le amministrazioni pubbliche centrali e locali ma non ancora le aziende private.
L’Italia è uno dei primi Paesi ad adottare la fattura elettronica pa, avviando tutto un processo di dematerializzazione grazie all’adozione di sistemi di gestione documentale che porteranno all’eliminazione dei costi relativi a carta, buste, francobolli, stampa e copia dei documenti, distribuzione cartacea, gestione archivio cartaceo, tempo destinato all’archiviazione della fattura e alla sua ricerca, inoltro cartaceo della fattura, inserimento dei dati in fattura riducendo i margini di errore grazie all’automatismo, riduzione dei mancati pagamenti delle fatture, migliore gestione dei pagamenti e maggiore efficienza amministrativa, riqualificazione delle risorse impiegate per la ricezione, registrazione e archiviazione dei dati, maggiore sicurezza e immodificabilità dei dati.
Ci aspettiamo che il prossimo ciclo normativo coinvolga anche le aziende private, e non solo le Pubbliche Amministrazioni e loro fornitori, per l’avvio di un processo di innovazione del nostro Paese completo e inclusivo.
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